«Il progetto - ha informato Vincenzo Tongiani, presidente provinciale Coldiretti - ha come obiettivo principale quello di recuperare una filiera importante come quella del grano tenero che rischiava di scomparire, oltre a riportare sulle tavole delle mense scolastiche il vero pane certificato toscano prodotto e panificato a livello locale». Molto probabilmente nel prossimo anno scolastico le mense apuane potranno iniziare a servire il pane toscano. Gli agricoltori infatti, hanno già messo in coltivazione i terreni.
«C'è stato subito un forte interesse da parte dei produttori che possono ottenere di più rispetto a quando gli sarebbe normalmente pagato per un ettaro di grano grazie al taglio delle intermediazioni, e rimettiamo in moto una filiera che avvicina produttore, trasformatore e panificatore. La filiera corta premia tutti gli attori coinvolti senza precluderne gli interessi e i margini di guadagno. Riporta il rapporto ad uno stato di parità» ha concluso Tongiani.
Il grano, che sarà coltivato rigorosamente in Toscana, sarà macinato e lavorato da un consorzio interprovinciale che poi fornirà, ad una serie di fornai apuani partner del progetto, la farina di grano tenero. «Abbiamo già preso accordi con i fornitori di servizi delle mese che inseriranno il pane toscano nei menu delle scuole, e che a loro volta hanno già stretto accordi con i panificatori apuani- - ha aggiunto Francesco Ciarrocchi, direttore provinciale Coldiretti - La forza di questo progetto sta nella certificazione del prodotto finale, e nella tracciabilità dei passaggi, dalla semina del grano fino alla panificazione. I nostri bambini mangeranno il pane dei loro nonni e dei loro avi».
Notizia di greenreport.it
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